lunedì 27 settembre 2010

GEL IGIENIZZANTI: QUANTO SERVONO?


Ricordate l'influenza A/H1N1 o in parole povere l'influenza suina? Forse, a pensarci bene, è proprio da allora che una crescente bacterio fobia ha cominciato ad insediarsi tra le fobie più comuni degli italiani e non. "Amuchina" e tutta la famiglia dei gel igienizzanti e antibatterici hanno così invaso farmacie e supermercati, persino profumerie e bancarelle, ed oggi sembra quasi impossibile poterne fare a meno. Ormai per i nostri batteri siamo diventati dei veri serial killer e per loro sembra non esserci più scampo. D'altronde dopo aver preso la metro o il tram, dopo aver usufruito dei bagni pubblici, non c'è cosa più semplice e naturale del volersi disinfettare le mani.

Ma siamo proprio sicuri che questo basti a renderci immuni?
In realtà disfarsi dei batteri è una "mission impossible". Sono ovunque e in gran quantità: cellulare, mouse del pc, lavandini... Ce ne sono a miliardi persino sul bottone dell'ascensore, un bottone pigiato da chissà quante dita. Eppure al fatto che quel bottone possa essere contaminato non ci pensa quasi nessuno. Sbagliato! Secondo Nicholas Moon, in uno studio realizzato per l'Università dell'Arizona, quel tasto chiamato elevatore sarebbe ben 40 volte più sporco della tavoletta di un wc pubblico e conterrebbe spesso il microbo nemico numero uno dell'intestino. Per non parlare degli asciugatori elettrici per le mani che provocherebbero una moltiplicazione dei germi sulla superficie della pelle.

Insomma, fare piazza pulita di microbi è certamente impossibile e soprattutto non può bastare un gel a renderci salvi dalle malattie di stagione. Anzi forse questi prodotti, come aveva tenuto a precisare tempo fa l'Organizzazione mondiale della sanità, possono (debbono?) essere utilizzati solo se acqua e sapone non sono disponibili.

Fonti: Newnotizie.it; Partecipasalute.it
Sabrina Ferri

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