sabato 27 marzo 2010
Rapporti virtuali, sifilide e rachitismo. Facebook sul banco degli imputati
Facebook? Un fenomeno da tenere sotto stretto controllo. Le accuse rivolte dal Regno Unito al più popolare dei social network mettono in risalto gli effetti negativi di un’incontrollabile e sempre più dilagante Facebook - dipendenza. Relazioni virtuali e rapporti utopici sostituiscono inesorabilmente il vecchio dialogo, al quale invece si preferisce la chat. Proprio da uno studio condotto da Mintel, una società di ricerche di mercato, emerge come la maggior parte degli adulti, che utilizzano siti come Facebook, passi più tempo in chat che parlando dal vivo con familiari ed amici. Se poi, con Facebook, si fanno nuove conoscenze e se ne rincontrano di vecchie, allora le probabilità di incappare in tradimento non sono poche. Non a caso nel Regno Unito il tradimento, presunto o reale, tramite web, è una delle prime cause di divorzio. Ma non è finita. Perché Facebook finisce sul banco degli imputati anche per aver fatto tornare lo spettro della sifilide, favorendo conoscenze on line e quindi incontri occasionali, nonché aumento di obesità e rachitismo nei bambini che preferiscono passare ore davanti ad uno schermo piuttosto che uscire a giocare all’aperto.
Sabrina Ferri
venerdì 19 marzo 2010
Proposta alternativa all’epidurale. Con l’oppio in sala parto via il dolore e mamma sveglia
Per i dolori legati al parto ecco arrivare, nelle sale operatorie, una valida alternativa all’epidurale quando quest’ultima non possa essere praticata per problemi specifici o di coagulazione. Si tratterebbe di un’anestesia a base di oppioide, il remifentanil, peraltro già utilizzato per sedare i pazienti negli interventi chirurgici, in grado di lasciare la mamma sveglia durante la nascita del suo bambino. Le prime sperimentazioni avviate all’ospedale fiorentino di Careggi sembrano dare riscontri positivi: dosaggio limitato, assenza di effetti collaterali per la mamma e il nascituro, emivita breve ossia l’oppio: “agisce rapidamente e altrettanto rapidamente viene smaltito dall’organismo” spiega Anna Melani, responsabile del reparto di anestesia del dipartimento
materno - infantile. Ma non tutti considerano la somministrazione del remifentanil una dolce alternativa alla classica epidurale. Per Guido Fanelli, esperto di antidolorifici: “il remifentanil è molto potente, molto più della morfina e non è estraneo a complicanze” che potrebbero insorgere comportando una diminuzione della frequenza respiratoria di madre e bambino.
Fonte: Corriere.it
Sabrina Ferri
mercoledì 10 marzo 2010
Prevenzione ok con la Settimana Nazionale della Tiroide. Visite gratuite in tutta Italia
Al via alla Settimana Nazionale della Tiroide dal 15 al 19 di marzo. Un’iniziativa utile a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di effettuare regolarmente controlli medici per individuare eventuali alterazioni alla tiroide. Secondo Repubblica.it, ad oggi, sono 6 milioni gli italiani che presentano patologie a questa ghiandola endocrina, di cui la maggior parte donne tra i 25 e i 50 anni. Molti altri ancora ignorano persino di esserne affetti perché, spesso, disturbi e malattie alla tiroide: “non vengono riconosciuti poiché asintomatici o con manifestazioni comuni ad altre patologie”, spiega in una nota Paolo Miccoli, direttore del dipartimento di chirurgia generale dell’azienda ospedaliero - universitaria pisana. Proprio a questo scopo la Settimana Nazionale vuole dunque aiutare i cittadini ad informarsi ed aiutarsi, grazie a prevenzione e diagnosi precoce. In programma, previste circa 5mila visite gratuite effettuabili nei 150 ospedali coinvolti in tutta Italia.
Informazioni e prenotazioni al Numero Verde:
800 199 894.
Sabrina Ferri
mercoledì 3 marzo 2010
Allarme del Ministero della Salute: occhiali 3D riciclati. Pediculosi e congiuntiviti i rischi più seri
Pidocchi e mal di testa post film 3D? Secondo un articolo recensito in Corriere.it i classici occhialini, utili a far immergere lo spettatore nel mondo della tridimensionalità tra le pareti di una sala cinematografica, potrebbero rivelarsi un vero e proprio attentato alle condizioni igienico-sanitarie della persona. Lo rivela in una nota il Ministero della Salute che non nasconde evidenti preoccupazioni in merito ai rischi connessi al loro uso, in particolare pediculosi, e invita i gestori dei locali a disinfettare gli occhialini prima di consegnarli agli spettatori.
Ma igienizzarli semplicemente potrebbe non bastare ad evitare la trasmissione di altri disturbi e infezioni anche gravi. Paolo Vinciguerra, responsabile del servizio di oculistica dell’istituto clinico Humanitas, sostiene che l’uso e il passaggio dei “visori” potrebbe comportare congiuntiviti e micosi cutanee, nonché affaticamento visivo, principi di strabismo, vertigini e cefalee.
E allora non sarebbe più semplice adottare occhialini usa e getta, peraltro già utilizzati attualmente in alcuni cinema?
Sabrina Ferri
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