sabato 27 marzo 2010

Rapporti virtuali, sifilide e rachitismo. Facebook sul banco degli imputati


Facebook? Un fenomeno da tenere sotto stretto controllo. Le accuse rivolte dal Regno Unito al più popolare dei social network mettono in risalto gli effetti negativi di un’incontrollabile e sempre più dilagante Facebook - dipendenza. Relazioni virtuali e rapporti utopici sostituiscono inesorabilmente il vecchio dialogo, al quale invece si preferisce la chat. Proprio da uno studio condotto da Mintel, una società di ricerche di mercato, emerge come la maggior parte degli adulti, che utilizzano siti come Facebook, passi più tempo in chat che parlando dal vivo con familiari ed amici. Se poi, con Facebook, si fanno nuove conoscenze e se ne rincontrano di vecchie, allora le probabilità di incappare in tradimento non sono poche. Non a caso nel Regno Unito il tradimento, presunto o reale, tramite web, è una delle prime cause di divorzio. Ma non è finita. Perché Facebook finisce sul banco degli imputati anche per aver fatto tornare lo spettro della sifilide, favorendo conoscenze on line e quindi incontri occasionali, nonché aumento di obesità e rachitismo nei bambini che preferiscono passare ore davanti ad uno schermo piuttosto che uscire a giocare all’aperto.

Sabrina Ferri

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