mercoledì 21 aprile 2010

Timidi non disperate. Arrossire è soltanto sinonimo di una maggiore sensibilità


Arrossire o commuoversi facilmente non sarebbe una questione di carattere. Piuttosto la timidezza, secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Social Cognitive and Affective Neuroscience” e riportato nel sito Staibene.it, costituirebbe la risultante di un diverso modo di vedere il mondo.Di fronte alle medesime immagini, infatti, estroversi ed introversi sembrano attivare risposte neurali difformi tra loro. Lo studio dimostra come proprio i più timidi siano quelli in grado di percepire maggiormente ogni minimo cambiamento o dettaglio, all’interno di una serie di fotografie loro mostrate, rispetto ad altre persone invece più disinvolte.

La ricerca dimostra, quindi, come la timidezza sia più che altro un fatto neurologico legato ad una diversa percezione della vita. A dimostrazione, ancora una volta, che l’essere timidi non implica necessariamente svalutazione o negatività ma può essere anche, e soprattutto, una nota positiva capace di mettere in risalto quel profumo di sensibilità troppo spesso occultato nella società moderna. Affinché la timidezza possa ricordarci che, tuttora come ieri, le emozioni esistono e che emozionarsi in fondo fa parte di noi stessi, noi che prima di tutto siamo e resteremo per sempre uomini e persone.

Sabrina Ferri

martedì 13 aprile 2010

Frutta e verdura inutili contro il cancro? Non temete, dipende dal tipo di tumore


Per tenere lontani malanni e tumori, frutta e verdura, si sa, costituiscono l’abc della salute.
Da anni i nutrizionisti di tutto il mondo raccomando di consumarne almeno cinque porzioni al giorno per assicurare il corretto apporto di nutrienti e vitamine utili alle difese dell’organismo. Eppure un recente studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute sembra contestare le finora indiscusse dote benefiche di ortaggi e simili. Secondo gli autori della ricerca, infatti, una dieta ricca di frutta e verdura sarebbe in grado di ridurre soltanto in minima parte le possibilità di ammalarsi di cancro (circa del 3-4 per cento). Ma allora tutte le raccomandazioni dei medici che abbiamo ascoltato sino ad ora sono da considerare poco attendibili?

Andrea Ghiselli, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran), spiega che in realtà: “dire che frutta e verdura sono inutili contro i tumori è un atto di insensibilità nei confronti dei cittadini, che per di più non aspettano altro: un'affermazione simile può infatti sembrare a molti una valida scusa per non dover più riempire il piatto di insalata”. La verità è che la ricerca in questione prende in considerazione tutti i tipi di tumori, anche quelli non direttamente influenzabili con l’alimentazione. In ogni caso leggendo bene i dati si capisce che soprattutto: “il rischio di tumore al colon, ma anche di cancro al seno o alla prostata, diminuisce se la dieta è ricca di frutta e verdura”, per non parlare degli effetti positivi esercitati contro i tumori correlati ad alcool e fumo. I vegetali restano, perciò, grandi alleati della salute, anche se, non possono prevenire ogni tipo di tumore.

Sabrina Ferri

sabato 3 aprile 2010

Un nuovo studio rivela: il cioccolato fa bene al cuore

Cioccolata sì o cioccolata no? La voglia di straviziare, soprattutto con l’avvicinarsi delle festività pasquali, sembra essere alle volte davvero incontenibile. Si mangia cioccolata e subito dopo ci si ritrova a maledire quei piccoli e famigerati peccati di gola. Ma siamo davvero sicuri che un po’ di cioccolata, magari fondente, faccia davvero male? Secondo uno studio condotto dal Centro nazionale di nutrizione umana di Nuthenal, in Germania, un quadratino al giorno potrebbe contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache: “ma solo nel caso in cui vada a sostituire alimenti ad alta densità energetica, come gli snack, in modo da mantenere costante il peso corporeo”, conferma uno degli autori della ricerca. I flavonoidi contenuti nel cacao sarebbero dunque in grado di ridurre di circa il 40% i rischi di infarto, ictus ed ipertensione.
Un pretesto in più per lasciare libero sfogo al nostro lato più goloso, sempre però con adeguata moderazione.


Fonte: ItaliaSalute


Sabrina Ferri