domenica 19 dicembre 2010

LA TERAPIA DELLA PAROLA: CONTRO L'INSONNIA UNA NUOVA ARMA


Dall'America ecco arrivare una buona notizia per chi soffre d'insonnia. La chiamano talk therapy (terapia della parola) e potrebbe essere la cura del futuro contro il mal di sonno. Nessun medicinale, nessun effetto collaterale, ma soltanto pure e semplici parole. A rivelarlo uno studio condotto alla Laval University, in Quebec, pubblicato sul Journal of the American medical association, che metterebbe in evidenza come parlare, dibattere dei propri problemi e sfogarsi durante il giorno aiuterebbe ad addormentarsi prima e diminuire i risvegli nel cuore della notte.

I test hanno dimostrato come, nel lungo periodo, i pazienti trattati con la talk therapy abbiano conseguito il migliore risultato rispetto a quanti, invece, continuavano ad assumere farmaci. Ma come funziona esattamente questa innovativa terapia? Semplicemente si impara, sotto la guida di esperti psicoterapeuti, a gestire le situazioni di stress mettendo a punto tecniche di relax e ci si sfoga raccontando le proprie ansie e angosce. In ultimo si passa a correggere i comportamenti sbagliati che impediscono il buon riposo: dall'ora della sveglie che deve essere sempre la stessa al divieto di leggere, guardare la tv o litigare sotto le lenzuola
Sabrina Ferri

giovedì 9 dicembre 2010

LA SALUTE PASSA ANCHE DALLE UNGHIE


Dimmi che unghie hai e ti dirò chi sei.
Già perché le unghie possono davvero dirci molto sulle nostre condizioni di salute ma, sfortunatamente, non tutti lo sanno. Spesso ci si preoccupa soltanto di curare il loro aspetto estetico, di renderle oggetto d'attenzione altrui, sfoggiandole quasi come fossero un indumento alla moda.
Ma le alterazioni delle unghie, anche le più piccole, potrebbero celare un malessere dell'organismo e per questo motivo il loro aspetto andrebbe monitorato attentamente.
Vediamone, ora, le più comuni patologie.

1) PICCOLE CHIAZZE BIANCHE: sono sintomo di stress e generalmente si presentano in ordine sparso
2) MACCHIE GIALLE: nei fumatori il colore giallo è dovuto alla nicotina, mentre nei non-fumatori il sintomo potrebbe nascondere problemi respiratori
3) COLORITO VIOLACEO: dovuto, in genere, alle alterazioni della micro-circolazione che implicano un minor afflusso del sangue (e quindi meno ossigeno) alle estremità
4) LINEE DI BEAU: ovvero quei piccoli solchi trasversali che possono formarsi sull'unghia. Possono indicare disturbi cardiaci o ormonali
5) STRIATURE LONGITUDINALI: potrebbe trattarsi di carenze alimentari da ferro, vitamine o minerali

Un'unghia sana dovrebbe essere rosea, liscia e appena convessa. Se invece fossero presenti una o più di queste alterazioni allora sarebbe bene recarsi da un dermatologo che potrà prescrivere delle analisi e indirizzare il paziente verso altri specialisti.
FONTE: www.staibene.it
Sabrina Ferri

giovedì 2 dicembre 2010

CENARE IN FAMIGLIA CONTRASTA BRUTTI VOTI E DIPENDENZE DA DROGHE


Cenare tutti assieme, attorno alla stessa tavola, dovrebbe essere un'abitudine immancabile per ogni famiglia. È proprio al momento della cena che si può meglio discutere, confrontarsi, raccontare degli avvenimenti della giornata. Implicitamente il valore della famiglia è proprio lì, custodito simbolicamente dietro ad un gesto tanto semplice quanto scontato che è appunto il pasto serale.

Ma quante persone riescono davvero a portare a termine questo momento così importante? In verità i ritmi frenetici di vita, la sempre crescente voglia d'indipendenza dei giovani, la difficoltà nel conciliare gli orari dei coniugi sono tutti fattori che sembrerebbero aver scongiurato l'idea della cena come vera e propria "riunione" familiare.

Eppure la cena in famiglia coverebbe in sé anche un fondamentale ruolo educativo. A dichiararlo sarebbe stata proprio una ricerca del Centro Nazionale di dipendenza e abuso di sostanze stupefacenti della Columbia University secondo la quale i bambini che consumano il pasto di fine giornata a tavola regolarmente avrebbero minori possibilità di cadere vittima di dipendenze da droghe, fumo e alcool. Chi al contrario mangia in solitudine, magari acciambellato davanti alla tv, avrebbe il doppio di probabilità in più di venire a contatto con sostanze stupefacenti e maggiori possibilità di frequentare persone che consumano abitualmente droghe. Inoltre, la comunicazione costante genitori-figli potrebbe indurre il bambino o adolescente a studiare meglio e di più.
Per questo mangiare a tavola insieme non dovrebbe essere una chimera ma, piuttosto, un fortino prezioso da riscoprire.

FONTI: Benessere salute; Newsfood
Sabrina Ferri

sabato 23 ottobre 2010

UN FALSO MITO DA SFATARE. SUDARE NON SERVE A DIMAGRIRE


Se siete maniaci della linea e vi trovate alla costante ricerca di una forma fisica perfetta allora sappiate che sudare non servirà. La sauna non aiuta a far dimagrire, così come un'attività intensa non è il rimedio assoluto contro i chili di troppo ma piuttosto un modo per mantenere sani articolazioni, ossa e massa muscolare.

Il sudore non è sinonimo di grasso e calorie che scivolano via. Se così fosse tutti potremmo mangiare in abbondanza senza preoccuparci di ingrassare o di commettere un attentato contro la salute. In fondo basterebbe qualche seduta di sauna per farci sfoggiare un fisico da top model.

Peccato, però, che sudare significhi soltanto espellere liquidi che dovranno essere successivamente reintegrati, ed è proprio tramite il sudore che il nostro corpo mantiene il suo equilibrio termico ogni qualvolta la temperatura interna si innalza di molto.

E allora se volete veder scendere l'ago della bilancia lasciate stare saune a non finire e corse spossanti sul tapis roulant. Basteranno una dieta sana ed equilibrata, esercizi fisici mirati, e tanta, tanta buona volontà.
Sabrina Ferri

venerdì 8 ottobre 2010

CONTRO IL CARO PREZZI DI CIBI&CO ARRIVA CASPER


È il nuovo salvagente al quale tutti i consumatori vittime di speculazione potranno finalmente appellarsi. Il suo nome è Casper (letteralmente Comitato contro lA SPeculazione e per il Risparmio) e non è quello che si potrebbe definire esattamente il solito blog.

Casper è invece molto di più. È una piazza virtuale nella quale poter intervenire e dibattere, è la voce del consumatore che non ne può più di prezzi esorbitanti e che è stanco di uscire di casa per andare a fare un po' di spesa e tornare con le tasche vuote e una busta di vettovaglie che basta a tirare avanti per due giorni.

L'iniziativa, che ha portato alla progettazione di Casper, coinvolge anche Codacons, Adoc, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori, soggetti attivi in primo piano contro i rincari dei prezzi al dettaglio, aumenti tariffari e speculazioni registrate in tutti i settori.
FONTE: WWW.CONSUMATORI.IT
Sabrina Ferri

mercoledì 6 ottobre 2010

MACCHIE SCURE SULLA PELLE. ATTENZIONE AL PC PORTATILE SULLE GAMBE


Chi usa le cosce per poggiare il proprio portatile rischia di sviluppare nel tempo danni antiestetici cutanei. È quanto accaduto ad un dodicenne svizzero che, avendo l'abitudine di sfruttare le gambe come una sorta di scrivania sulla quale adagiare il computer, si è ritrovato a dover fare i conti con delle strane macchie scure sulla pelle.

Impossibile da credere? I medici curanti del ragazzo sostengono che una simile reazione della pelle è, per quanto strana, possibile. La base di un pc portatile può infatti raggiungere anche i 52 gradi centigradi ed il calore può causare problemi allo stesso modo di un'esposizione solare prolungata e in rarissimi casi può portare persino al tumore. Ma come fare se proprio non si riesce a fare a meno di usare il computer sulle gambe? Gli esperti consigliano di interporre una coperta od un panno tra la pelle e la base portatile, evitando così un contatto diretto con la cute.
FONTE: WWW.SALUTE.POURFEMME.IT
Sabrina Ferri

lunedì 27 settembre 2010

GEL IGIENIZZANTI: QUANTO SERVONO?


Ricordate l'influenza A/H1N1 o in parole povere l'influenza suina? Forse, a pensarci bene, è proprio da allora che una crescente bacterio fobia ha cominciato ad insediarsi tra le fobie più comuni degli italiani e non. "Amuchina" e tutta la famiglia dei gel igienizzanti e antibatterici hanno così invaso farmacie e supermercati, persino profumerie e bancarelle, ed oggi sembra quasi impossibile poterne fare a meno. Ormai per i nostri batteri siamo diventati dei veri serial killer e per loro sembra non esserci più scampo. D'altronde dopo aver preso la metro o il tram, dopo aver usufruito dei bagni pubblici, non c'è cosa più semplice e naturale del volersi disinfettare le mani.

Ma siamo proprio sicuri che questo basti a renderci immuni?
In realtà disfarsi dei batteri è una "mission impossible". Sono ovunque e in gran quantità: cellulare, mouse del pc, lavandini... Ce ne sono a miliardi persino sul bottone dell'ascensore, un bottone pigiato da chissà quante dita. Eppure al fatto che quel bottone possa essere contaminato non ci pensa quasi nessuno. Sbagliato! Secondo Nicholas Moon, in uno studio realizzato per l'Università dell'Arizona, quel tasto chiamato elevatore sarebbe ben 40 volte più sporco della tavoletta di un wc pubblico e conterrebbe spesso il microbo nemico numero uno dell'intestino. Per non parlare degli asciugatori elettrici per le mani che provocherebbero una moltiplicazione dei germi sulla superficie della pelle.

Insomma, fare piazza pulita di microbi è certamente impossibile e soprattutto non può bastare un gel a renderci salvi dalle malattie di stagione. Anzi forse questi prodotti, come aveva tenuto a precisare tempo fa l'Organizzazione mondiale della sanità, possono (debbono?) essere utilizzati solo se acqua e sapone non sono disponibili.

Fonti: Newnotizie.it; Partecipasalute.it
Sabrina Ferri

venerdì 17 settembre 2010

Giornata del ciclamino. Un fiore per combattere la sclerodermia


Per questo 26 settembre regala o regalati un ciclamino. È l'occasione giusta per aiutare a diffondere la conoscenza di una malattia spesso sconosciuta ma drammaticamente diffusa: la sclerodermia o sclerosi sistemica. Un male che colpisce in prevalenza le donne e che può portare persino alla morte se non diagnosticata per tempo. Una patologia che può manifestarsi inizialmente anche con banali sintomi, come una spiccata sensibilità al freddo degli arti superiori e inferiori che assumo gradualmente colore violaceo ed infine rosso. Per questo motivo il GILS, gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia, ha deciso di "far fiorire l'informazione", scegliendo come suo simbolo il ciclamino, il fiore che resiste al freddo e che sarà venduto in ben cento piazze italiane. Dalle 9 alle 12 sarà inoltre possibile effettuare controlli gratuiti negli ospedali che hanno aderito all'iniziativa.

Fonte:htttp://www.sclerodermia.net

SabrinaFerri

giovedì 6 maggio 2010

Dieta, sole e sport. La giusta combinazione per rafforzare le ossa

Una carenza eccessiva di calcio può spesso comportare danni seri alla salute della donna e, a lungo andare, potrebbe addirittura compromettere naturali e semplici attività come lo stare in piedi o il cucinare. Questo perché il nostro corpo per potersi muovere e riuscire anche nelle attività più futili necessita di un apparato scheletrico forte, in grado di poterne sostentare l’intero peso. Il calcio è componente essenziale a questo scopo ma spesso non se ne assume abbastanza e le ossa, specialmente con l’allattamento e la menopausa, si deteriorano gradualmente.

Gli esperti sostengono che la quota raccomandata di calcio può essere coperta non soltanto tramite la dieta ed una regolare assunzione di formaggi e latticini, ma anche attraverso sole e movimento.
La luce solare, infatti, è fondamentale perché produce spontaneamente nell’organismo la vitamina D che è essenziale per la fissazione di calcio e fosforo nello scheletro. Il moto e lo sport, altresì, sembrano invece giovare alla salute dell’osso grazie all’azione dei muscoli e al peso del corpo.

Sabrina Ferri

mercoledì 21 aprile 2010

Timidi non disperate. Arrossire è soltanto sinonimo di una maggiore sensibilità


Arrossire o commuoversi facilmente non sarebbe una questione di carattere. Piuttosto la timidezza, secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Social Cognitive and Affective Neuroscience” e riportato nel sito Staibene.it, costituirebbe la risultante di un diverso modo di vedere il mondo.Di fronte alle medesime immagini, infatti, estroversi ed introversi sembrano attivare risposte neurali difformi tra loro. Lo studio dimostra come proprio i più timidi siano quelli in grado di percepire maggiormente ogni minimo cambiamento o dettaglio, all’interno di una serie di fotografie loro mostrate, rispetto ad altre persone invece più disinvolte.

La ricerca dimostra, quindi, come la timidezza sia più che altro un fatto neurologico legato ad una diversa percezione della vita. A dimostrazione, ancora una volta, che l’essere timidi non implica necessariamente svalutazione o negatività ma può essere anche, e soprattutto, una nota positiva capace di mettere in risalto quel profumo di sensibilità troppo spesso occultato nella società moderna. Affinché la timidezza possa ricordarci che, tuttora come ieri, le emozioni esistono e che emozionarsi in fondo fa parte di noi stessi, noi che prima di tutto siamo e resteremo per sempre uomini e persone.

Sabrina Ferri

martedì 13 aprile 2010

Frutta e verdura inutili contro il cancro? Non temete, dipende dal tipo di tumore


Per tenere lontani malanni e tumori, frutta e verdura, si sa, costituiscono l’abc della salute.
Da anni i nutrizionisti di tutto il mondo raccomando di consumarne almeno cinque porzioni al giorno per assicurare il corretto apporto di nutrienti e vitamine utili alle difese dell’organismo. Eppure un recente studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute sembra contestare le finora indiscusse dote benefiche di ortaggi e simili. Secondo gli autori della ricerca, infatti, una dieta ricca di frutta e verdura sarebbe in grado di ridurre soltanto in minima parte le possibilità di ammalarsi di cancro (circa del 3-4 per cento). Ma allora tutte le raccomandazioni dei medici che abbiamo ascoltato sino ad ora sono da considerare poco attendibili?

Andrea Ghiselli, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran), spiega che in realtà: “dire che frutta e verdura sono inutili contro i tumori è un atto di insensibilità nei confronti dei cittadini, che per di più non aspettano altro: un'affermazione simile può infatti sembrare a molti una valida scusa per non dover più riempire il piatto di insalata”. La verità è che la ricerca in questione prende in considerazione tutti i tipi di tumori, anche quelli non direttamente influenzabili con l’alimentazione. In ogni caso leggendo bene i dati si capisce che soprattutto: “il rischio di tumore al colon, ma anche di cancro al seno o alla prostata, diminuisce se la dieta è ricca di frutta e verdura”, per non parlare degli effetti positivi esercitati contro i tumori correlati ad alcool e fumo. I vegetali restano, perciò, grandi alleati della salute, anche se, non possono prevenire ogni tipo di tumore.

Sabrina Ferri

sabato 3 aprile 2010

Un nuovo studio rivela: il cioccolato fa bene al cuore

Cioccolata sì o cioccolata no? La voglia di straviziare, soprattutto con l’avvicinarsi delle festività pasquali, sembra essere alle volte davvero incontenibile. Si mangia cioccolata e subito dopo ci si ritrova a maledire quei piccoli e famigerati peccati di gola. Ma siamo davvero sicuri che un po’ di cioccolata, magari fondente, faccia davvero male? Secondo uno studio condotto dal Centro nazionale di nutrizione umana di Nuthenal, in Germania, un quadratino al giorno potrebbe contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache: “ma solo nel caso in cui vada a sostituire alimenti ad alta densità energetica, come gli snack, in modo da mantenere costante il peso corporeo”, conferma uno degli autori della ricerca. I flavonoidi contenuti nel cacao sarebbero dunque in grado di ridurre di circa il 40% i rischi di infarto, ictus ed ipertensione.
Un pretesto in più per lasciare libero sfogo al nostro lato più goloso, sempre però con adeguata moderazione.


Fonte: ItaliaSalute


Sabrina Ferri

sabato 27 marzo 2010

Rapporti virtuali, sifilide e rachitismo. Facebook sul banco degli imputati


Facebook? Un fenomeno da tenere sotto stretto controllo. Le accuse rivolte dal Regno Unito al più popolare dei social network mettono in risalto gli effetti negativi di un’incontrollabile e sempre più dilagante Facebook - dipendenza. Relazioni virtuali e rapporti utopici sostituiscono inesorabilmente il vecchio dialogo, al quale invece si preferisce la chat. Proprio da uno studio condotto da Mintel, una società di ricerche di mercato, emerge come la maggior parte degli adulti, che utilizzano siti come Facebook, passi più tempo in chat che parlando dal vivo con familiari ed amici. Se poi, con Facebook, si fanno nuove conoscenze e se ne rincontrano di vecchie, allora le probabilità di incappare in tradimento non sono poche. Non a caso nel Regno Unito il tradimento, presunto o reale, tramite web, è una delle prime cause di divorzio. Ma non è finita. Perché Facebook finisce sul banco degli imputati anche per aver fatto tornare lo spettro della sifilide, favorendo conoscenze on line e quindi incontri occasionali, nonché aumento di obesità e rachitismo nei bambini che preferiscono passare ore davanti ad uno schermo piuttosto che uscire a giocare all’aperto.

Sabrina Ferri

venerdì 19 marzo 2010

Proposta alternativa all’epidurale. Con l’oppio in sala parto via il dolore e mamma sveglia


Per i dolori legati al parto ecco arrivare, nelle sale operatorie, una valida alternativa all’epidurale quando quest’ultima non possa essere praticata per problemi specifici o di coagulazione. Si tratterebbe di un’anestesia a base di oppioide, il remifentanil, peraltro già utilizzato per sedare i pazienti negli interventi chirurgici, in grado di lasciare la mamma sveglia durante la nascita del suo bambino. Le prime sperimentazioni avviate all’ospedale fiorentino di Careggi sembrano dare riscontri positivi: dosaggio limitato, assenza di effetti collaterali per la mamma e il nascituro, emivita breve ossia l’oppio: “agisce rapidamente e altrettanto rapidamente viene smaltito dall’organismo” spiega Anna Melani, responsabile del reparto di anestesia del dipartimento
materno - infantile. Ma non tutti considerano la somministrazione del remifentanil una dolce alternativa alla classica epidurale. Per Guido Fanelli, esperto di antidolorifici: “il remifentanil è molto potente, molto più della morfina e non è estraneo a complicanze” che potrebbero insorgere comportando una diminuzione della frequenza respiratoria di madre e bambino.

Fonte: Corriere.it

Sabrina Ferri

mercoledì 10 marzo 2010

Prevenzione ok con la Settimana Nazionale della Tiroide. Visite gratuite in tutta Italia


Al via alla Settimana Nazionale della Tiroide dal 15 al 19 di marzo. Un’iniziativa utile a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di effettuare regolarmente controlli medici per individuare eventuali alterazioni alla tiroide. Secondo Repubblica.it, ad oggi, sono 6 milioni gli italiani che presentano patologie a questa ghiandola endocrina, di cui la maggior parte donne tra i 25 e i 50 anni. Molti altri ancora ignorano persino di esserne affetti perché, spesso, disturbi e malattie alla tiroide: “non vengono riconosciuti poiché asintomatici o con manifestazioni comuni ad altre patologie”, spiega in una nota Paolo Miccoli, direttore del dipartimento di chirurgia generale dell’azienda ospedaliero - universitaria pisana. Proprio a questo scopo la Settimana Nazionale vuole dunque aiutare i cittadini ad informarsi ed aiutarsi, grazie a prevenzione e diagnosi precoce. In programma, previste circa 5mila visite gratuite effettuabili nei 150 ospedali coinvolti in tutta Italia.

Informazioni e prenotazioni al Numero Verde:
800 199 894.

Sabrina Ferri

mercoledì 3 marzo 2010

Allarme del Ministero della Salute: occhiali 3D riciclati. Pediculosi e congiuntiviti i rischi più seri


Pidocchi e mal di testa post film 3D? Secondo un articolo recensito in Corriere.it i classici occhialini, utili a far immergere lo spettatore nel mondo della tridimensionalità tra le pareti di una sala cinematografica, potrebbero rivelarsi un vero e proprio attentato alle condizioni igienico-sanitarie della persona. Lo rivela in una nota il Ministero della Salute che non nasconde evidenti preoccupazioni in merito ai rischi connessi al loro uso, in particolare pediculosi, e invita i gestori dei locali a disinfettare gli occhialini prima di consegnarli agli spettatori.
Ma igienizzarli semplicemente potrebbe non bastare ad evitare la trasmissione di altri disturbi e infezioni anche gravi. Paolo Vinciguerra, responsabile del servizio di oculistica dell’istituto clinico Humanitas, sostiene che l’uso e il passaggio dei “visori” potrebbe comportare congiuntiviti e micosi cutanee, nonché affaticamento visivo, principi di strabismo, vertigini e cefalee.
E allora non sarebbe più semplice adottare occhialini usa e getta, peraltro già utilizzati attualmente in alcuni cinema?

Sabrina Ferri